Progetto Migliorare le condizioni di vita delle donne in Burkina Finanziato dalla Regione Tooscana - Aprile 2017 |
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REGIONE TOSCANA Direzione Generale della Presidenza - Settore Attività Internazionali AGGIORNAMENTO Novembre 2017La raccolta del fagiolo REGIONE TOSCANA Direzione Generale della Presidenza - Settore Attività Internazionali AGGIORNAMENTO AGOSTO 2017Ecco le prime foto dal Burkina FasoLa fattoriaL'aratura del campo
Le sementi
Uomini mentre spargono il pesticida dopo l'aratura
Gli attrezzi
Le piantine di fagioli crescono
REGIONE TOSCANA Direzione Generale della Presidenza - Settore Attività Internazionali INFORMAZIONI GENERALI RELATIVE AL PROGETTO
1. Titolo del progettoProgetto volto a migliorare le condizioni di vita delle donne in Burkina Faso.2. Luogo di realizzazione del progettoTampelin, Burkina Faso: Dipartimento di Koupela capoluogo della provincia di Kourittenga, Comune di Tensobetenga, Villaggio di Tampelin - Tougmetenga 3. Soggetto proponenteAssociazione Solidarietà Missionaria Onlus - A.S.M. Onlus Via Cocchi, 4 - 50032 Borgo S. Lorenzo (FI) 4. Durata del progetto 12 mesi
5. descrizione del progettoIl progetto vuole rispondere alle drammatiche condizioni di vita della popolazione - in particolare quella femminile - della zona di Tampelin un piccolo villaggio rurale dell'area di Koupela nel Burkina Faso, attraverso la creazione di un redditizio sistema di produzione, conservazione, trasformazione e commercializzazione di niébé, un fagiolo bianco che trova la sua massima diffusione nel continente africano, dove riesce ad adattarsi anche alle condizioni climatiche più difficili, come quelle dell'area Saheliana, di cui il Burkina Faso fa parte. La qualità maggiore del fagiolo bianco sta nel fatto che non necessita di un eccessivo quantitativo di acqua. La pianta ha la capacità di fissare l'azoto nel suolo rendendolo più fertile, ciò comporta un naturale arricchimento dei terreni. La sua proprietà di garantire a lungo termine la protezione del terreno dal dilavamento provocato dalle precipitazioni intense e irregolari o dalle forti siccità, fa sì che sia un ottimo fattore di lotta alla desertificazione. La coltivazione del niébé è una coltura antichissima ed il fatto che ancora oggi venga inserito tra le filiere prioritarie del Burkina Faso risiede soprattutto nel suo alto valore proteico. Soprattutto nei paesi dell'Africa Sub-Sahariana, in cui la dieta delle popolazioni rurali è basata essenzialmente sul consumo di cereali, il fagiolo ne arricchisce e diversifica l'alimentazione. Il progetto prevede una produzione sostenibile e non dipendente dagli aiuti 6. Luogo dell’interventoIl luogo dell'intervento è Tampelin, piccolissimo villaggio di meno di 1.000 abitanti, suddiviso in 56 gruppi familiari, appartiene alla regione Centre-Est, provincia di Kourittenga. La popolazione è dedita ad un'agricoltura di puro sostentamento, il miglio rappresenta il cereale maggiormente coltivato, dove è possibile si sta introducendo anche la coltivazione di una specie di riso che vegeta anche in terreno non allagato. E' presente nel villaggio una sola struttura scolastica con solo 3 aule nelle quali vengono accolte tutte e sei le classi del ciclo di istruzione primaria. Il progetto sostiene un modello di agricoltura sostenibile incentrata sulla coltivazione del niébé: un fagiolo largamente coltivato in molte aree tropicali e subtropicali del mondo, ma che trova la sua massima diffusione nel continente africano, dove riesce ad adattarsi anche alle condizioni climatiche più difficili, come quelle dell'area Saheliana, la regione che si estende lungo le sponde desertiche del Sahara. Per le sue proprietà, è tradizionalmente chiamato "Oro bianco" perché: Le sue qualità ne permettono la coltivazione anche nei territori aridi e degradati del Sahel; La sua capacità di fissare l'azoto permette un arricchimento naturale dei terreni, importante soprattutto per i suoli poveri e sempre meno fertili del Sahel; La sua proprietà di garantire, a lungo termine, la protezione del terreno dal dilavamento provocato dalle intense e irregolari precipitazioni, fa sì che sia un ottimo fattore di lotta alla desertificazione; Il suo importante valore proteico apporta nutrimento importante nella dieta delle popolazioni rurali del Burkina Faso, sostanzialmente povera di proteine animali, a causa dell'alto prezzo della carne. Il progetto prevede una produzione sostenibile e non dipendente dagli aiuti internazionali, capace di garantire la sicurezza alimentare e mettere in moto l'economia locale, generando impiego e reddito per i contadini locali. 7. Descrizione dei beneficiari e delle altre parti interessateLe beneficiarie dirette sono 30 donne che vivono nel villaggio rurale dei Tampelin. Sono donne, spesso sole e con figli a carico, che versano in una condizione di povertà estrema. La giornata di lavoro di queste donne è segnata da enormi fatiche nello svolgimento dei lavori quotidiani sia dentro che fuori la casa e la famiglia. Sono donne che per la condizione socio-familiare non possiedono proprietà terriere, non hanno avuto diritto all'istruzione al punto da rimanere totalmente incapaci di contribuire ad uno sviluppo economico familiare. Il villaggio rurale di Tampelin (con poco più di 1.000 abitanti) inoltre non offre a queste donne nessuna opportunità di riscatto socio-professionale. Il gruppo di 30 donne beneficiarie si è costituito all'interno delle attività che il Centre de Santé et de Promotion Sociale Don Orione porta avanti. Il Centro offre principalmente un servizio sanitario, ed essendo l'unica struttura dell'area che eroga servizi di pediatria, ostetricia e sala parto è entrato in contatto con le problematiche che affliggono questo strato della popolazione. Attraverso attività di sensibilizzazione, animazione sociale e promozione umana, che missionari e laici promuovono verso la comunità, si è potuta conoscere la volontà di riscatto di queste donne, così che nel 2013 si è costituita una cooperativa per la produzione di una bevanda locale, il Chapalò, prodotta dalla fermentazione del miglio, il cereale maggiormente coltivato dell'area. 8. I beneficiari indiretti saranno:- Le restanti donne della comunità che beneficeranno di una maggiore consapevolezza sulla condiz ione femminile/ parit à tra i sessi/ tutela dei gruppi vulnerabili, - Le famiglie delle donne che vedranno migliorare la propria condizione economico-familiare, - L'intera comunità locale di Tampelin.
L'intervento si svilupperà in una piccola comunità rurale, ma si colloca all'interno delle politiche approvate dal Ministero dell'Agricoltura che ha individuato nel Paese, delle filiere agricole prioritarie: cereali, tuberi, cotone, frutti, legumi e niébé. Infatti a fronte del pesante rincaro dei beni alimentari di prima necessità a cui il Burkina Faso è soggetto, è importante incrementare la produzione di coltivazioni locali come il niébé, e dunque incentivare il consumo di prodotti burkinabè e sostenere gli agricoltori nella coltivazione e commercializzazione di queste colture, al fine di garantire l'autosufficienza alimentare ed acquisire forza sui mercati.
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